Cristo è seduto nel Tempio di Gerusalemme mentre discute con i Dottori della Legge dopo essersi allontanato da Maria e di Giuseppe, che lo ritrovarono tre giorni dopo. In primo piano e nella parte destra della composizione, i Dottori gesticolanti sono intenti a consultare i loro libri e a confrontarsi in maniera concitata sulle parole di Gesù. Il Salvatore, in posizione elevata accanto all’altare, si rivolge sulla sua destra verso la Vergine e Giuseppe, appena comparsi nel Tempio. La rappresentazione è una copia in controparte dell’incisione di Johann Sadeler su modello di Maarten de Vos, tratta dalla serie di dodici stampe dedicate all’infanzia di Cristo (1579-82). Al di sopra del tondo con la scena sacra, l’Evangelista Luca accompagnato dal toro ed il profeta Isaia reggono due cartigli, che riportano rispettivamente in versetti “Invenerunt in templo sedetem Luc. 2” (Luca 2:46) e “Spiritus Domini super me Isa 61” (Isaia 61:1). Al di sotto della scena principale, in una cornice fiancheggiata da figure femminili alate compare l’iscrizione “Vox patris magni caelo demissus ab alto/ Adsum, quid mirum? Cuncta docere queo”. Al di sotto della cornice compare una seconda sentenza latina: “Inter doctores duodenus disputat altè/ Quaerit Virgo dolens hunc, reperitque, colit,”

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